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AVR e le opere di manutenzione stradale. Uno sguardo da vicino al processo di asfaltatura ed il caso studio di Firenze

Il Gruppo AVR opera dal 1966 nel mondo stradale con importanti contratti di gestione e manutenzione in modalità Global Service. Il personale operativo del Gruppo, forte di una esperienza trentennale nel settore, è in grado di eseguire una manutenzione puntuale dei manti stradali urbani ed extra-urbani fornendo al Committente un risultato tempestivo e adatto alle esigenze. AVR nel 2021 ha in gestione diverse reti stradali italiane, in particolare si occupa della rete stradale della città di Firenze, della SGC Fi-Pi-Li, della rete stradale del Comune di Cagliari, della rete stradale provinciale di Reggio Calabria, del Comune di Foligno, della SR1 dell’expo e della manutenzione di molte tratte autostradali distribuite su tutta la penisola italiana.

Nell’ambito della gestione e manutenzione stradale, AVR può ritenersi leader a livello italiano con forti capacità di coordinamento e gestione delle situazioni complesse. Oltre alla componente di servizi annessi alla gestione e alla manutenzione che l’azienda offre ai propri Committenti, l’attività di cui ha grande esperienza è l’asfaltatura stradale. Prima di analizzare il caso studio e i suoi numeri, vediamo insieme quali sono gli step che permettono di asfaltare una strada a regola d’arte.

L’asfalto e le cantierizzazioni?

Spesso, durante i rifacimenti stradali, si sente parlare impropriamente di “asfalto”. In verità il materiale da costruzione utilizzato per le pavimentazioni stradali è un conglomerato bituminoso artificiale ottenuto miscelando opportune quantità di inerti a grana grossa (ghiaia), fine (sabbia e filler) e bitume (un materiale legante di origine naturale o ricavato dalla lavorazione del petrolio, contenente idrocarburi con tracce di zolfo, azoto, ossigeno, nichel, ferro e vanadio). Non tutte le strade però vengono asfaltate nello stesso modo infatti ad esempio nelle strade a scorrimento veloce (autostrade o superstrade) viene preferito un asfalto a grana maggiore, detto drenante, che consente il veloce deflusso della pioggia diminuendo l’acqua alzata dagli pneumatici delle auto e che provoca l’acqua planning.

Una volta individuata la tipologia di strada in cui sarà realizzata l’attività, è necessario determinare il tipo di opera da eseguire: rifacimento del manto stradale con asfalto, stesa di asfalto su strada di nuova costruzione o stesa di asfalto colato su marciapiede.

A questo punto la squadra dedicata all’attività dovrà aprire un cantiere che, per legge, deve essere preceduto dal posizionamento della segnaletica stradale necessaria (semafori, cartelloni e coni segnaletici) funzionale alla chiusura del tratto al traffico automobilistico o per la deviazione del flusso veicolare su vie o corsie alternative. Nel caso invece di strade a scorrimento veloce è necessario mettere in campo anche due risorse specializzate che segnalino manualmente ed adeguatamente il pericolo.

Come si asfalta una strada esistente

Forse non tutti sanno che il processo di asfaltatura di una strada dipende da diversi fattori, in particolare se stiamo costruendo una strada nuova o rifacendone una già esistente. Se l’opera comprende il rifacimento di una pavimentazione esistente, prima di versare il nuovo asfalto è necessario portare a termine alcuni processi:

  • fresatura del vecchio conglomerato: la fresatura consistente nella rimozione della parte superficiale della vecchia pavimentazione ed ha lo scopo di favorire l’aderenza del nuovo strato a quello sottostante e di impedire sopraelevamenti del piano stradale rispetto alla situazione precedente. La fresatura viene condotta con macchine fresatrici dotate di corpi cilindrici rotanti con utensili da taglio e di un nastro trasportatore tramite il quale il materiale asportato viene caricato su automezzi da trasporto.
  • spazzatura e raccolta del fresato: la spazzatura e raccolta del fresato è il processo che permette la rimozione di tutto quel materiale che non è stato asportato direttamente dalla fresatrice. Ciò può avvenire sia meccanicamente, mediante spazzatrici, sia manualmente, mediante scope e pale. Ovviamente il processo svolto con spazzatrici è più rapido ed efficace in quanto i macchinari dotati di due o più piastre rotanti con spazzole in ferro, di un potente sistema di aspirazione e di un serbatoio raccoglitore, riescono a raccogliere in modo più minuzioso.
  • Spruzzatura sul fondo stradale a caldo o a freddo di emulsione bituminosa che facilita l’adesione del nuovo asfalto: la superficie di stesa, se costituita da calcestruzzo, deve essere trattata mediante applicazione di emulsioni bituminose allo scopo di garantire un’adeguata adesione tra fondazione e nuovo manto d’usura. L’operazione non è necessaria se il nuovo manto d’usura viene posto su vecchi strati in conglomerato bituminoso. L’emulsione bituminosa può essere spruzzata a caldo o a freddo sul fondo stradale, sia meccanicamente, mediante apposito diffusore posto dietro a un mezzo-cisterna, sia manualmente, con un erogatore.

Una volta terminata la preparazione del fondo stradale è possibile procedere alla nuova asfaltatura. Quest’ultima prevede:

  • stesura del conglomerato bituminoso e compattazione del conglomerato bituminoso: le operazioni di stesura consistono nell’applicazione di più strati di conglomerato bituminoso mediante macchina vibrofinitrice stradale. Solamente in prossimità di incroci e di tombini, oppure in caso di piccoli interventi di ripristino del manto, si rende necessario l’utilizzo di attrezzi per la finitura a mano (pale e rastrelli). La finitrice stradale è fornita di una tramoggia anteriore, nella quale gli autocarri che trasportano l’asfalto caricano direttamente il materiale. Tramite un movimento di scorrimento del fondo della tramoggia, l’asfalto passa in un distributore posto verso l’estremità posteriore della vibrofinitrice dove sono collocate le coclee che hanno la funzione di spandere in modo uniforme il conglomerato su tutta la larghezza prefissata. Il conglomerato viene poi disteso omogeneamente e addensato da opportuni organi di livellamento.
  • le operazioni di rifinitura: La fase di compattazione del conglomerato bituminoso, ancora caldo, viene realizzata mediante rulli compattatori con operatore a bordo. Essi hanno un peso non inferiore a 2 tonnellate (in genere tra 8 e 10 tonnellate) e sono dotati di uno o più corpi cilindrici. La cilindratura viene eseguita procedendo dai fianchi della pavimentazione verso la mezzeria e per strisce successive sempre parzialmente sovrapposte. Dopo la cilindratura in senso longitudinale, si agisce anche secondo le diagonali e quando possibile anche in senso trasversale. La compattazione ha lo scopo di addensare lo strato di conglomerato appena steso, rendendo la superficie stradale omogenea e priva di irregolarità, di prevenire eventuali scorrimenti di uno strato rispetto al sottostante e di evitare la comparsa di fessurazioni. Per compattare il manto ai suoi margini, in prossimità del marciapiede, si utilizza una piastra vibrante. Le attività di rifinitura ai margini della strada o in situazioni particolari che limitino l’impiego di macchine, viene eseguita a mano, prelevando il conglomerato con la pala in prossimità delle coclee e spargendolo dove necessario.

Il Caso studio: Il Comune di Firenze e le opere di riqualificazione della pavimentazione in Global Service

Dall’ottobre del 2018 AVR opera per conto del Comune di Firenze nell’ambito del contratto di Global Service di gestione e manutenzione della rete stradale. Il servizio offerto, denominato A Regola d’arte, prevede un sistema integrato di attività, servizi e lavori in grado di fornire uno standard elevato all’Amministrazione comunale e ai cittadini attraverso un unico operatore. Il contratto, oltre alla importante componente dei servizi, prevede lavori di manutenzione ordinaria a guasto, manutenzione programmata e manutenzione straordinaria. Molti di questi interventi sono eseguiti sulle pavimentazioni allo scopo di garantire la massima percorribilità del patrimonio stradale fiorentino.

Dall’inizio del servizio ad agosto 2021, AVR ha realizzato 320.508 metri quadrati di pavimentazioni stradali a cui sono stati abbinati interventi di rifacimento della segnaletica orizzontale. Si tratta di lavori di manutenzione programmata volti a migliorare lo stato di conservazione dei beni o a risolvere situazioni di carenza manutentiva.

Nel corso del 2021 AVR è intervenuta nelle seguenti strade:

  • Via Giovanni Segantini
  • Via Giacomo Zanella
  • Via de’ Vespucci
  • Via Benedetto Marcello
  • Via delle Carra
  • Via Guido Alessi
  • Viale Redi
  • Via Vittorio Fossombroni
  • Via Jugoslavia
  • Piazza della Stazione
  • Via del Sansovino
  • Viale Europa
  • Via della Torretta marciapiede
  • Via Cittadella
  • Via delle Ghiacciaie
  • Via Lulli
  • Via Toselli
  • Via Boccherini
  • Via Lippo Memmi
  • Via Bonaventura Berlinghieri
  • Via Lippo Memmi
  • Via Liberale da Verona
  • Via Pietro Benvenuti
  • Via Galileo Chini
  • Via Bolognese
  • Via San Domenico
  • Via Sestese
  • Via dei Bastioni
  • Via del Monte alle Croci
  • Via Palazzuolo
  • Via Felice Cavallotti
  • Via dei Vanni
  • Via Giovanni Paisiello

I lavori di asfaltatura eseguiti nelle corso del 2021 consistono nella fresatura dello strato di usura preesistente (ed eventualmente, in relazione al degrado, anche dello strato di collegamento) e la sua sostituzione con un nuovo strato (o con nuovi strati). Tutta l’attività di rifacimento superficiale è condotta seguendo strategie di manutenzione preventiva e predittiva e quando vengono riscontrate particolari situazioni quali:

  • moderata irregolarità longitudinale;
  • irregolarità trasversale medio-alta;
  • scarsa aderenza;
  • fessurazione trasversale, fessurazione a blocchi e a pelle di coccodrillo (lo spessore di intervento dipende dalla profondità delle fessure);
  • presenza di buche (superficiali e profonde) o rappezzi mal eseguiti su tutta la superficie della pavimentazione (in questo caso è infatti sconsigliato intervenire in modo localizzato);
  • perdita di inerti in quantità elevata su una superficie estesa della pavimentazione;
  • usura superficiale e tutti gli altri tipi di dissesti superficiali;
  • la portanza della pavimentazione deve risultare non compromessa.

Questa tipologia di intervento è adeguata al contesto in quanto può essere effettuato con qualsiasi livello di traffico presente. Il metodo di lavoro sopra citato produce infatti effetti indotti come:

  • correzione della regolarità longitudinale e trasversale;
  • ripristino delle caratteristiche di aderenza;
  • correzione quasi totale dei difetti superficiali (dipende dallo spessore che interessa il degrado e quindi dallo spessore di intervento);
  • la capacità portante viene migliorata;
  • le caratteristiche superficiali della pavimentazione esse vengono praticamente del tutto ripristinate;
  • incremento della sicurezza stradale.

Ultimi, ma non di minore importanza, sono i ripristini puntuali eseguiti con piccola fresa. Questo mezzo viene utilizzato quando si va ad attuare una fresatura su una specifica porzione di usura dell’asfalto. Questo tipo di intervento è consigliato dove sono presenti ammaloramenti o difetti localizzati che devono essere risolti velocemente. Nel 2021 sono stati eseguiti interventi con fresatura e ripristino della pavimentazione in:

  • Via della Casaccia
  • Via Kassel
  • Via delle Gore
  • Via Canova (parcheggio)
  • Via Gaspare Aselli
  • Via di San Donnino
  • Via Sestese
  • Viale XI Agosto
  • Via Campania
  • Via Pistoiese
  • Viale della Giovine Italia
  • Via della Certosa – Via Volterrana
  • Via Francesco Baracca
  • Viale Eleonora Duse
  • Via di Soffiano

Per un totale di 980 metri quadrati di strade.