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Raccolta porta a porta a Roma. Comunicato.

Pubblichiamo un comunicato in riscontro al coinvolgimento di AVR nell' "indagine" de Le Iene sulla raccolta dei rifiuti a Roma.

Roma, 23 ottobre 2019

AVR S.p.A. è stata coinvolta nell’indagine che è stata avviata a seguito del servizio mandato in onda da Le Iene l’8 ottobre e relativo alla raccolta differenziata dei rifiuti presso le utenze non domestiche del centro di Roma.

Certi che gli organi competenti a cui è stata affidata l’indagine sapranno fare chiarezza sulla realtà dei fatti, ci preme sin d’ora affermare la pretestuosità e la mistificazione messa in atto ai danni di AVR dal programma televisivo, in particolare nel servizio andato in onda in data 15 ottobre 2019, e la nostra totale estraneità agli atti di “furbizia” menzionati dal Sig. Filippo Roma, che ci ha faziosamente interpellati come azienda che partecipa “al giochetto del badge scappa senza raccogliere”.

Vorremmo quindi fare luce sul contratto affidato, relativo alla raccolta differenziata presso le utenze di una parte del Municipio I, per confermare il corretto operato della scrivente nei confronti del Committente Ama Roma S.p.A. e dunque dei Cittadini Romani: si tratta di un appalto innovativo, basato sull’utilizzo delle tecnologie digitali per consentire di tracciare costantemente il lavoro svolto[1]. Ebbene, in ogni momento è possibile dimostrare l’effettività del servizio reso attraverso la consultazione di dati anche storici da software di rilevamento dei rifiuti ritirati a seguito di passaggio presso le utenze, Formulari di Identificazione Rifiuti con relativi quantitativi gestiti, verifica dei percorsi tramite GPS di cui i nostri mezzi sono dotati, delle soste e delle tempistiche con cui i nostri operatori svolgono il servizio.

Eppure il Sig. Filippo Roma si è fermato molto prima, senza fare accertamenti e manipolando a proprio favore il malcontento di 4 esercizi sui 7.000 serviti. Al contrario, comunque considerando il margine di imperfezione inevitabile nell’ambito di un servizio così complesso e che genera fisiologici disservizi che abbiamo sempre fatto e continueremo a fare in modo di correggere, vorremmo smentire quanto affermato dagli esercenti intervistati che, dalle verifiche sinora effettuate, ci risulta, contrariamente a quanto dichiarato, che siano stati regolarmente serviti (nell’unico caso di utenza tra queste che ha effettuato 3 segnalazioni, siamo intervenuti per sopperire al disservizio).   

Ma questo non può dare adito alcuno a equipararci, peraltro senza elementi concreti, ad altre realtà additate del reato di truffa. Sono queste illazioni inaccettabili, allusioni lesive montate ad arte ai soli fini della spettacolarizzazione continua, condotta senza scrupolo a danno di una azienda, della sua immagine e del suo personale, che ha sempre operato correttamente e con grandi sacrifici. Allo scopo ci riserviamo di agire presso le sedi competenti contro il programma televisivo, anche nella persona del Sig. Roma, nonché nei confronti dei commercianti intervistati nell’ipotesi in cui le dichiarazioni da questi rilasciate, evidentemente lesive della reputazione della scrivente, si rivelino destituite di fondamento.

[1] Sono diversi gli strumenti utilizzati allo scopo: i nostri mezzi sono dotati di una antenna che consente la lettura e l’abbinamento automatico utenza-ritiro del tag apposto sul bidone assegnato all’utenza ogni volta che lo stesso viene caricato e vuotato nella vasca. In alterativa, i nostri operatori sono dotati di dispositivi portatili tipologia tablet che, attivata una APP appositamente creata da AVR per agevolare il lavoro dei propri operatori e il controllo di Ama, consentono la rilevazione del passaggio dell’operatore presso l’utenza attraverso la lettura manuale del tag, univoca per tipologia di frazione raccolta con quel mezzo e in quel turno di lavoro.  Accade quindi che la lettura avvenga manualmente in una delle seguenti condizioni: se non è funzionante l’antenna sul mezzo; se il rifiuto ritirato non è conferito in un bidone taggato in dialogo con l’antenna ma sfuso (come ad es. il cartone) o in sacco nero (sebbene sia vietato viene comunque raccolto per ragioni di decoro); se non avviene il ritiro in quanto il rifiuto non viene esposto/consegnato negli orari previsti da calendario che le utenze sono tenute a rispettare. Ognuna di queste condizioni anomale viene contestualmente giustificata dall’operatore mediante una delle opzioni presenti sulla APP, per ogni lettura effettuata sul tag apposto esternamente all’utenza. Tutto questo dalle Iene viene ignorato così come la larga parte delle prescrizioni contrattuali e delle Ordinanze del Sindaco che tanto l’azienda quanto le utenze devono rispettare. Le utenze che sottraggono il tag apposto all’esterno del proprio esercizio, acclamati come “eroi e geni” dal Sig. Roma, non fanno altro che creare loro per primi una situazione di disservizio ai danni propri e della azienda.