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AVR porta a temine il progetto Autopilot, un servizio per il Cittadino del futuro

Nel 2017 è stato avviato il progetto internazionale Autopilot che, per 3 anni, ha coinvolto AVR con un gruppo di 45 società e professionisti, provenienti da 6 nazioni differenti tra Europa e Corea del Sud, nell’implementazione congiunta di un nuovo sistema di controllo per le automobili a guida autonoma. Il 6 febbraio 2020 il gruppo di lavoro si è incontrato a Versailles per l’evento di chiusura del progetto e per condividere i risultati raggiunti.

La partecipazione di AVR al progetto europeo Autopilot è stata possibile grazie all’esperienza che l’azienda ha maturato durante i test di ETSI (European Trial Transport System) a cui ha preso parte nel 2016 presso la SGC Fi-Pi-Li, strada di grande comunicazione di cui è gestore dal 2003. Autopilot ha di fatto permesso ad AVR di affacciarsi in modo dinamico al mondo dei sistemi di comunicazione veicolo-infrastruttura producendo, insieme ai partners coinvolti, importanti risultati per una circolazione veicolare.

Lo IoT al servizio della mobilità aumentata

La mobilità urbana vive un momento particolarmente intenso dovuto all’introduzione, sulle automobili, della tecnologia che permette maggiore sicurezza e monitoraggio delle attività svolte dall’utente. L’utilizzo dell’Internet of Things (cioè qualsiasi oggetto capace di connettersi e comunicare attraverso l’utilizzo di tecnologie) ha permesso di migliorare in modo esponenziale i servizi di mobilità. Il web funge quindi da piattaforma di scambio per i dati raccolti in modo uni-direzionale e per le informazioni bi-direzionali tra oggetto e sistema di gestione. Approfondendo possiamo affermare che il concetto basilare del IoT è riferito all’intelligenza dei servizi associati al potenziale di internet; a supporto di questa unione, vi è il modello di sviluppo, strumento grazie al quale è possibile integrare a qualsiasi oggetto una piccola componente tecnologica dotata di una capacità elaborativa e quindi renderla parte del IoT. Autopilot, nei 3 anni di sviluppo, ha utilizzato IoT per elaborare e costruire un sistema in grado di rendere i veicoli a guida autonoma connessi completamente con il mondo esterno oltre a permettergli di interagire tra essi per migliorare le performance e rendere più sicura la guida in città.

 

 

Il processo evolutivo è stato possibile anche grazie all’installazione, a bordo dei veicoli scelti e negli elementi della carreggiata (semafori, parcheggi, etc), di sensori che scambiano, raccolgono e combinano le informazioni necessarie a riconoscere le caratteristiche della strada che si sta percorrendo (vedi immagine sopra).u

Le informazioni ricevute dai veicoli a guida autonoma permettono di implementare una base dati necessaria a creare una memoria sensoriale che anticipa gli eventi e i rischi presenti nell’ambiente. Il risultato del progetto Autopilot è infatti quello di:

 

  • Migliorare la sicurezza stradale dei veicoli con passeggeri: rilievo di pedoni, ciclisti e ostacoli
  • Migliorare la fluidità del traffico: ricezione da parte dei veicoli della strada ottimale per evitare aree congestionate o di più facile parcheggio
  • Migliorare il confort di guida: adattamento della velocità per una navigazione e manovrabilità confortevole (senza frenate brusche)
  • Riduzione dei consumi di energia e carburante per l’ottimizzazione giornaliera, in particolare per ridurre il tempo speso nel traffico o per cercare un luogo

 

 

Quando parliamo di Autopilot non stiamo delineando solo un sistema in grado di segnalare al conducente i pericoli presenti ma anche di informarlo rispetto ad elementi utili quali parcheggi, negozi, etc disponibili durante il percorso e quindi incentivare nuovi servizi di business come il servizio di parcheggio autonomo o il car sharing.

Durante l’evento finale, AVR è stata impegnata in alcuni test dimostrativi sulla pista di prova francese. L’automobile prescelta è stata attrezzata della sensoristica IoT collegata ai sensori presenti sul circuito ed alla centralina capace di raccogliere e smistare i dati utilizzati a favore di uno schermo di bordo per informare il conducente ed i suoi passeggeri. AVR, insieme agli altri partner, ha dimostrato quindi l’efficacia dell’interconnessione tra i vari dispositivi e le centraline (OBU e RSU) su due eventi scelti. Il primo, riferito alle condizioni stradali, ha permesso di mostrare sullo schermo dell’auto la presenza di un dosso (riconosciuto tramite accelerometro e successivamente inviato alla piattaforma cloud OneM2M di TIM per rendere disponibile la stessa informazione anche ad altri utenti) mentre il secondo che riguarda il test sulla viabilità è stato diviso in due parti: time to green (semaforo e tempi mostrati su schermo) e pedone in pericolo (passaggio col rosso riconosciuto con telecamera e inviato al cloud). I risultati ottenuti da entrambi i test hanno dimostrato l’usabilità dello stato dell’arte delle tecnologie, dando segnali positivi per un futuro impiego al fine di rendere la viabilità più sicura e informata.

Per concludere, Autopilot ha permesso ad AVR di condividere con altri partners internazionali le proprie infrastrutture tecnologiche della sede di Empoli (FI), impiegate per la gestione della SGC Fi-Pi-Li, con il risultato finale di aver permesso alla azienda di migliorare le proprie conoscenze e rendere più veloce e precisa la filiera dei processi che, nel corso dei prossimi anni, darà vita ad una nuova infrastruttura informativa in grado di implementare la sicurezza degli automobilisti e migliorare le capacità delle centrali operative dislocate sul territorio collocandosi quale attore di rilievo nell’industria delle strade 4.0.